Storia e milestone

Quando Livio Gemmo, nel 1919, alza per la prima volta la claire del suo negozio di elettrotecnica, non può certo immaginare che da quella bottega nascerà una grande impresa che farà funzionare ospedali, aeroporti e ferrovie, che illuminerà grandi città e piccoli paesi, che con un uso sapiente della tecnologia esalterà le bellezze del nostro patrimonio artistico e culturale, dando lavoro a migliaia di persone in Italia e nel mondo. Nel 1919, infatti, Livio ha solo 23 anni.

Livio desidera una cosa, sopra tutte: diventare elettricista. Così, a soli 21 anni abbandona un posto sicuro per farsi assumere come apprendista dalla Cooperativa Elettrica di Thiene. Finita la guerra, si mette in proprio, iniziando con la vendita di fili elettrici e lampadine. Nel giro di poco tempo, passa alla realizzazione di impianti elettrici per opere civili e industriali sempre più grandi e complesse.

Il secondo Dopoguerra apre una stagione di grande sviluppo per Gemmo, che contribuisce alla trasformazione dell’Italia da paese agricolo, poco industrializzato e senza infrastrutture, a moderna potenza industriale.

Nel 1950, Franco, figlio di Livio, prende la guida dell’azienda con il supporto della moglie Lidia e Gemmo vive un periodo di crescita frenetica e di espansione, realizzando complessi impianti tecnologici per le più importanti industrie pubbliche e private italiane e dotando centinaia di Comuni italiani di moderni sistemi di illuminazione. Negli anni settanta inizia la prima collaborazione con Enel, i primi lavori nel mondo delle raffinerie petrolifere, i primi grandi impianti nei cantieri navali, il primo contratto con ANAS per l’autostrada A29, il primo contratto in Arabia Saudita. Vengono acquisite commesse in ogni angolo del pianeta: dall’Africa al Sud America, dall’Europa all’Asia, gli impianti tecnologici Gemmo si trovano ovunque.

Negli anni ottanta, la terza generazione entra in azienda: Mauro, Irene, Susanna e Corinna prendono le redini della Società.

Iniziano le collaborazioni con grandi clienti privati e, in parallelo, si dà il via a un processo di crescita esterna attraverso l’acquisizione di business o rami di business di svariati competitor, alcuni dei quali di grosso rilievo. Nel giro di qualche anno, Gemmo diventa a tutti gli effetti un gruppo.

Gli anni novanta e duemila sono caratterizzati da innesti di nuove managerialità e da un profondo riassetto dell’organizzazione che deve essere in grado di rispondere alle sfide di un business sempre più complesso e di dimensioni sempre crescenti.

Questi decenni conoscono l’evoluzione del ruolo di Gemmo in alcuni mercati, trasformandosi da semplice fornitore di impianti a gestore. L’azienda adotta nuovi modelli di sviluppo come il Partenariato Pubblico Privato (PPP) con il suo strumento principe, il Project financing, e acquisisce una leadership indiscussa nel settore dei Beni Culturali.

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