Nuova liquidità per piano di investimenti

Finanziamenti per 90 MLN € a sostegno del piano di sviluppo sulla transizione energetica e la sostenibilità

Arcugnano, 10 febbraio 2021 – Forte di un portafoglio commesse di 1,2 miliardi, Gemmo si dota di 90 mln € di nuova liquidità con cui supportare lo sviluppo e cogliere le opportunità nei mercati dell’healthcare e delle infrastrutture post pandemia.

Una prima tranche delle nuove risorse è rappresentata dal finanziamento di 25 milioni di euro per una durata di 6 anni sottoscritto il 26 gennaio scorso con un pool di banche composto da Banco BPM, Banca Ifis, Sparkasse, Banca Finint e Banca San Giorgio Quinto Valle Agno (ICCREA).

A questo finanziamento si sommano i 65 mln € che i partner finanziari e bancari già in essere si sono impegnati a mantenere con l’estensione delle linee di credito esistenti.

La liquidità così ottenuta sarà fondamentale per realizzare il nuovo piano industriale che per il prossimo quinquennio prevede investimenti per circa 60 milioni di euro in progetti a supporto della transizione energetica e della sostenibilità in infrastrutture al servizio dei cittadini. Gli investimenti saranno concentrati su progetti finalizzati all’efficientamento energetico nei settori della sanità, dei trasporti, dell’edilizia scolastica e privata, attraverso la realizzazione e gestione proattiva di impianti tecnologici ad elevata efficienza,  l’impiego di fonti ad energia rinnovabile, la realizzazione di interventi di isolamento termico, l’utilizzo di sistemi avanzati di automazione BACS (Building Automation and Control Systems) che hanno la funzione di massimizzare l’efficienza energetica del sistema edificio-impianto, e di strumenti finalizzati alla digitalizzazione del settore delle costruzioni e del facility management quali digital twin, BIM (Building Information Modeling), BEM (Building Energy Modeling) e IoT (Internet of Things), garantendo gli elevati standard di servizio che hanno sempre contraddistinto l’offerta di Gemmo.

Si tratta di progetti che ricoprono un ruolo fondamentale all’interno delle attuali dinamiche congiunturali, con importanti ricadute sulla collettività in termini di sostenibilità ambientale ed economica: grazie all’utilizzo degli impianti di autoproduzione, nel 2020 Gemmo ha installato e gestito una potenza di 26 MW e nel biennio 2019-2020 i suoi sistemi hanno contribuito al risparmio di circa 23.000 t CO2 e 6.100 TEP all’anno.

Secondo Irene Gemmo, consigliere di amministrazione di Gemmo SpA,

“Con questa operazione Gemmo si dota degli strumenti necessari per sostenere la crescita dell’azienda e realizzare un programma di investimenti con cui accelerare i processi di ammodernamento delle infrastrutture strategiche in direzione della transizione energetica e della sostenibilità, fondamentali per il rilancio del Paese anche nella prospettiva del Recovery Plan. Siamo molto orgogliosi di questo risultato e desidero ringraziare tutti gli istituti bancari coinvolti, SACE, gli advisor Rothschild&Co, White&Case, Gianni&Origoni e gli agenti Finint e Loan Agency Services”.

L’operazione del finanziamento è stata condotta per Gemmo SpA da Irene Gemmo e dall’amministratore delegato Giuseppe Tomarchio e perfezionata grazie all’assistenza legale di White&Case (Andrea Novarese e Tiziana Germinario) e Gianni&Origoni (Matteo Gotti, Gabriella Covino, Luca Jeantet), l’advisory finanziaria di Rothschild&Co (Alessio De Comite, Betti Guaraldi Vieri) mentre agenti sono stati Finint (Roberto Cassanelli) e Loan Agency Services (Paola Policicchio).